Che cos’è l’estinzione?

Una definizione di estinzione

Un concetto molto importante in ABA è quello di estinzione.

L’estinzione avviene quando, in seguito a una storia passata di rinforzo per un determinato comportamento, tale rinforzo non viene più presentato. In altre parole, l’estinzione consiste nell’interruzione del rinforzo di un comportamento che era stato rinforzato in passato..

Come conseguenza dell’estinzione la futura frequenza del comportamento diminuirà.

Ecco un esempio di estinzione, che può capitare a tutti, nella vita di tutti i giorni:

Ogni volta che premo il pulsante la luce si accende (rinforzo somministrato). Un giorno premo il pulsante e la luce non si accende più. Provo e riprovo ancora, ma nulla (estinzione somministrata). La futura frequenza del mio comportamento di premere il pulsante diminuisce. Almeno fino all’acquisto di una nuova lampadina!

Estinzione non sempre equivale a ignorare! Tre tipi di procedura di estinzione

Un errore che si fa comunemente è quello di identificare l’estinzione con l’ignorare un comportamento. Benché in alcuni casi la procedura di estinzione consista proprio in questo, non sempre estinzione equivale a ignorare!

Affinché la procedura di estinzione sia efficace, è necessario identificare il rinforzatore, o i rinforzatori, che mantengono il comportamento e interromperne l’erogazione a seguito del comportamento.

In generale, le procedure di estinzione si possono classificare in tre tipi (Cooper, Heron, Heward, 2007), estinzione di comportamenti mantenuti da:

  • rinforzo positivo,
  • rinforzo negativo e da
  • rinforzo automatico.

I comportamenti mantenuti da rinforzo positivo possono essere di due tipi:

  • comportamenti mantenuti da attenzione sociale e
  • comportamenti mantenuti da accesso al tangibile.

Nel caso dei comportamenti mantenuti da attenzione sociale, la procedura di estinzione consisterà effettivamente nell’ignorare il comportamento.

Facciamo un esempio:

Quando la zia va a trovare Pietro, passa molto tempo a giocare con lui. Ogni tanto però si siede sul divano per scambiare due parole con il fratello e la cognata. Ogni volta che la zia si siede sul divano, Pietro inizia a chiamarla e a tirarla a sé e la zia riprende a dargli attenzione e a giocare con lui (rinforzo somministrato).

Un giorno la zia capisce che il comportamento può essere retto dal suo rinforzo sotto forma di attenzione e inizia a ignorare Pietro ogni volta che la chiama e la tira (estinzione somministrata).

La futura frequenza del comportamento diminuirà.

Nel caso di comportamenti mantenuti da accesso al tangibile, la procedura di estinzione consisterà nell’interrompere l’erogazione del rinforzatore tangibile.

Facciamo un esempio:

Lucia urla col fratello Giacomo perché vuole le sue costruzioni Lego.

Giacomo si chiude in camera a chiave. Dopo qualche minuto, mentre Lucia sta ancora urlando, Giacomo sente la sigla del suo cartone animato preferito provenire dalla tv in salotto.

Esce dalla camera e dice a Lucia: “va bene, puoi avere le costruzioni, tanto a me non interessano più!” (rinforzo somministrato).

I giorni a seguire, Lucia urla ancora per avere le costruzioni, ma Giacomo non gliele cede (estinzione somministrata).

La futura frequenza delle urla diminuirà.

Se Giacomo avesse ignorato Lucia, ma le avesse consentito di prendere i Lego a seguito delle urla, il comportamento non sarebbe diminuito!

Nel caso di comportamenti mantenuti da rinforzo negativo la procedura di estinzione consisterà nella NON rimozione dello stimolo avversivo, a seguito del comportamento. Questa procedura viene chiamata “escape extinction” o “estinzione della fuga”.

Un esempio:

Giulia e la sua tutor ABA lavorano a tavolino. Quando la tutor ABA presenta a Giulia un esercizio nuovo con una sillaba per lei difficile, Giulia si alza dal tavolino e inizia a correre per la stanza.

La tutor ABA la riconduce a tavolino e le presenta un esercizio più facile, che già sa fare (rinforzo somministrato).

In seguito all’incontro col supervisore, viene stabilito di non cambiare esercizio quando Giulia torna a tavolino (estinzione somministrata).

Nei giorni, la frequenza del comportamento di alzarsi e correre per la stanza diminuirà.

Se la tutor ABA avesse semplicemente ignorato Giulia, consentendole di alzarsi e correre, il comportamento non sarebbe diminuito!

Passiamo infine ai comportamenti mantenuti da rinforzo automatico, cioè quei comportamenti che vengono prodotti poiché producono una stimolazione sensoriale piacevole per il soggetto.

In tal caso la procedura di estinzione consisterà nel mascheramento o nella rimozione dello stimolo sensoriale conseguente. Questo viene spesso fatto con dispositivi come guanti di gomma, superfici di mascheramento, occhiali protettivi, caschi protettivi ecc.

Facciamo un esempio:

Quando Marco va in automobile, sbatte sempre le mani contro il tetto per quasi tutto il tragitto (rinforzo somministrato).

Viene fatto un’analisi e si conclude che il comportamento è mantenuto da rinforzo automatico.

La mamma ricopre il tetto dell’automobile con dell’imbottitura morbida e Marco non ottiene più la stimolazione sensoriale ricercata (estinzione somministrata).

Il ragazzo, nei giorni successivi, diminuisce il suo comportamento di sbattere le mani sul tetto fino a non farlo più del tutto.

Se la mamma avesse ignorato Marco il comportamento non sarebbe diminuito!

In questo caso è necessario individuare tutti i rinforzatori e interromperne la presentazione. Un esempio:

Due educatori parlano ad alta voce del più e del meno mentre Elena mangia. Elena inizia a sfarfallare con le mani emettendo vocalizzi ad alta intensità e gli educatori smettono di parlare tra loro, dando attenzione alla ragazza (rinforzo somministrato).

Il comportamento inizia a verificarsi ogni volta che gli educatori parlano tra loro.

L’analista del comportamento interviene e, dopo un’attenta analisi, stabilisce che il comportamento è retto da rinforzo negativo (gli educatori smettono di parlare ogni volta che Elena sfarfalla ed emette vocalizzi) e da rinforzo positivo sotto forma di attenzione.

Gli educatori, da quel momento in avanti, ignorano Elena ogni volta che emette il comportamento, non dandole attenzione; inoltre, continuano a parlare tra loro (estinzione somministrata).

La futura frequenza del comportamento diminuirà.

Scoppio Pre-Estinzione

Forse, leggendo finora, avrete pensato:

“Magari fosse così facile come c’è scritto in questo articolo! Se ignoro mio figlio quando urla, lui urla tre volte di più fino a quando non ottiene ciò che vuole!”

In realtà, ciò che accade a vostro figlio è un fenomeno perfettamente naturale e scientificamente documentato.

Questo fenomeno ha un nome: Extinction Burst o "Scoppio Pre-Estinzione“.

Lo scoppio pre-estinzione è un transitorio aumento della frequenza del comportamento, all’inizio di una procedura di estinzione. Inoltre, spesso, si osserva anche un aumento di intensità e di durata.

In altre parole, prima di migliorare, spesso il comportamento peggiora. Questo è fisiologico e naturale.

Pensiamo al nostro stesso comportamento:

Se la tv non si accende, prima di desistere e smettere di premere il pulsante del telecomando, ci proveremo più e più volte. Solo dopo un certo numero di volte ci “arrenderemo” e decideremo di desistere.

Allo stesso modo, una bambina che ha sempre ricevuto il tablet in seguito alle sue urla, urlerà ancora più forte se i genitori smettono improvvisamente di consegnarglielo, fino a che si “arrenderà” e smetterà di urlare.

È fondamentale conoscere l’esistenza dello scoppio pre-estinzione poiché rinforzare un comportamento durante lo scoppio è deleterio.

Ripetuti rinforzi durante lo scoppio in successivi tentativi di porre in atto la procedura di estinzione possono portare a un peggioramento progressivo del comportamento.

Per esempio, poniamo che nel caso della bambina e del tablet ci vogliano 20 minuti prima che le urla cessino e la bambina si “arrenda”. Se i genitori “cedono” e danno il tablet alla figlia durante lo scoppio, la seconda volta che decideranno di riprovare a porre in estinzione il comportamento, ci vorranno magari 50 minuti prima che smetta di urlare, con urla più forti, e così via.

Se si inizia una procedura di estinzione si deve essere consapevoli che lo scoppio avverrà e prepararsi a fronteggiarlo, preparando il setting e sé stessi in modo adeguato così che la procedura avvenga in totale sicurezza.

L’estinzione può produrre variabilità nelle risposte

Oltre allo scoppio pre-estinzione, si osserva anche un altro fenomeno: l’estinzione produce variabilità nelle risposte (extinction induced variability, Morgan & Lee, 1996): il soggetto inizierà cioè a “provare” comportamenti diversi, nel tentativo di avere accesso al rinforzatore.

Pensiamo all’esempio della tv che non si accende:

Oltre a provare varie volte a premere il pulsante del telecomando, prima di desistere, proveremo anche altri comportamenti: ad esempio potremo staccare e riattaccare la presa, provare a cambiare le batterie al telecomando, tirarle fuori e provare a rimetterle, girarle in varie posizioni, scuotere il telecomando. Solo dopo vari tentativi, ci arrenderemo.

Nel caso della bambina, oltre alle urla, potrebbero comparire altri comportamenti: potrebbe iniziare a tirare calci, buttarsi a terra, piangere, ma potrebbe anche iniziare a chiedere il tablet in maniera appropriata.

Non sempre infatti questo fenomeno è svantaggioso: può portare infatti alla comparsa di risposte più idonee e favorire l’apprendimento dall’ambiente.

Uno studio condotto da Lalli, Zanolli e Wohn del 1997 , ha indagato gli effetti dell’estinzione e del rinforzo positivo sulla comparsa di nuovi comportamenti appropriati di interazione con giocattoli di vario tipo.

I partecipanti sono stati istruiti ad emettere un comportamento di gioco funzionale con ogni giocattolo. Durante la fase di estinzione, si sono spontaneamente presentati nuovi comportamenti di gioco appropriati.

L’estinzione può produrre aggressività

Un effetto collaterale dell’estinzione riguarda la comparsa di comportamenti aggressivi durante essa. Ciò è stato indagato in diversi studi come quello di Azrin, Hutchinson e Hake del 1966 o quello di Kelly e Hake del 1970.

L’aggressività indotta dall’estinzione potrebbe essere considerata una forma di variabilità nelle risposte. Come evidenziato da Huffman nel 2019, etichettare questi nuovi comportamenti emergenti come “aggressività” o come “variabilità nelle risposte indotta da estinzione” dipende dalla definizione che diamo di “aggressività”.

Non è quindi sempre possibile utilizzare una procedura di estinzione.

In caso di comportamenti particolarmente gravi e violenti, proprio perché la procedura di estinzione può indurre lo scoppio e anche aggressività, si dovranno valutare altre strategie comportamentali per risolvere il problema o combinare l’estinzione con altre procedure.

Qualcosa in più sull’estinzione...

In questo articolo ho dato una definizione di estinzione e spiegato alcuni fenomeni correlati ad essa.

Per approfondimenti sullo scoppio pre-estinzione e sulle strategie per implementarla in modo efficace, ti invito ad ascoltare i miei podcast che puoi trovare sulla pagina Facebook "Data Driven ABA".

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